Angelo3Chiara

Noi che insieme scoprimmo per caso l’amore per la montagna, vorremmo condividere con voi le nostre emozioni e le rare bellezze che in essa incontriamo

Rifugio Fratelli Calvi – Passo del Portulino m.2305

Prima domenica di questo nuovo anno, insieme agli amici Angelo G. e Gianni partiamo alla volta di Carona, in provincia di Bergamo per tentare la salita al Monte Madonnino m.2505 in invernale. Sveglia presto e dopo essere arrivati a Carona, per le ore 7.30 iniziamo a camminare. Seguiamo la strada che porta al Rifugio Fratelli Calvi m.2015, dapprima senza neve, poi man mano che saliamo sempre più neve, e in contemporanea all’aumento della neve diminuiscono i gradi, in circa 2 ore raggiungiamo la Diga di Fregabolgia, sostiamo un attimo e ammiriamo un paesaggio completamente diverso dall’ultima volta che siamo stati qui, quando abbiamo percorso il Sentiero delle Orobie Orientali ad Anello. Continuiamo verso il Rifugio Calvi e dopo le prime ore di cammino passate all’ombra, finalmente un po’ di sole, poi una volta al Rifugio ancora ombra e freddo… sono le ore 10 e 30, infreddoliti decidiamo di fare una breve pausa all’interno del locale invernale, dopo esserci ricaricati, ci ramponiamo e iniziamo l’avvicinamento alla bocchetta che porta alla cima del Madonnino… seguiamo le tracce che in un saliscendi tra dune di neve ci portano al Passo della Portula m.2278. Qui finalmente troviamo il sole.. con attenzione superiamo un costone, poi giungiamo al Passo del Portulino m.2301 per le ore 12. Che spettacolo! L’ambiente è unico, da qui la via alla cima non sembra una passeggiata e vedendo due alpinisti scendere con due picche ci guardiamo negli occhi e ahimè… decidiamo di non tentare la vetta. Ebbene sì, a 180 m. dalla cima, torniamo indietro, un po’ per la difficoltà, un po’ per l’orario… optiamo per un rientro tranquillo e un arrivederci alla vetta del Madonnino in invernale. Come per la salita, scendiamo al Rifugio Calvi dove ci ristoriamo, per poi rientrare alla macchina. Lasciamo la Val Brembana con un po’ di rammarico per non essere arrivati in cima, ma con la gioia di aver scoperto un nuovo mondo in modalità invernale che affascina l’escursionista/alpinista che per la prima volta calpesta la neve Brembana.

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percorso
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