Angelo3Chiara

Noi che insieme scoprimmo per caso l’amore per la montagna, vorremmo condividere con voi le nostre emozioni e le rare bellezze che in essa incontriamo

Alba al Monte Palanzone m.1436

Appena ci si presenta l’occasione ci muoviamo in cerca dell’alba perfetta, oggi è un giorno di questi, dopo essere andati a letto presto ieri e alzati presto oggi puntiamo alla cima del Monte Palanzone: la “nostra” cima di casa… non l’unica, ma la più alta, quella che più ci piace per ammirare l’inizio di un nuovo giorno da un punto di vista panoramico di tutto rispetto. Ore 5.00 partiamo da casa in regola con il coprifuoco imposto  dallo stato, fa freddo, così acceleriamo in modo da scaldarci, giunti all’Alpe Prina ci addentriamo nel bosco, saliamo circondati dai rumori della notte che qui non dorme… giunti alla bocchetta di Palanzo senza fermarci puntiamo alla cima, alle ore 7.00 siamo in vetta. Manca circa un’ora all’alba, ci copriamo e colazioniamo bevendo un thè caldo con qualche snack, attendendo i colori che proprio ora iniziano ad animare l’orizzonte… sono proprio questi i momenti più belli che questa nuova alba ci regala. Il tempo passa e il freddo ci agghiaccia e nel turbinio di effetti che la natura ci sta mostrando, il nostro corpo fa fatica a resistere, iniziamo a muoverci per scaldarci, prima avanti e indietro, poi camminando verso la cresta opposta, ci voltiamo e con stupore notiamo un punto di vista differente che ci piace… siamo ammaliati dai colori e dalle nebbie che scorrono come acqua sui pendii. Il momento è unico!! Dopo tante albe, questa le batte tutte, forse non la più colorata ma sicuramente la più particolare… in un’ambiente surreale.. complice forse anche il freddo. Il cielo schiarisce sempre più e proprio nel momento del sorgere del sole, una fitta nebbia ci assale alle nostre spalle, il freddo stringe la sua morsa e noi lì, in mezzo a questo caos di emozioni. Il sole sorge, la nebbia si dirada, e il momento passa. Che figata !!! Ma che freddo!!! Così appena riprendiamo la nostra lucidità iniziamo la discesa che finalmente riesce a ridare sensibilità al corpo. Una volta alla bocchetta di Palanzo rientriamo passando per il Monte Puscio poi per l’Alpetto, infine a casa.

Traccia Garmin

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percorso
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